Ganduglia Vincenzo regalò alla figlia minore Luigia (chiamata da tutti Luigina) un pezzo di terra. In meno di un anno (a maggio 1965) la locanda era pronta e i terreni da coltivare vennero mantenuti per il ristorante.
Disponeva di tre camere per gli ospiti, una sala, una cucina e una camera privata per la famiglia (Luigia, il marito Vincenzo Monesiglio e la piccola Silvia di appena due anni).
All’inizio la locanda nacque con il nome La Giara che però in pochi anni venne cambiata con La Gioiosa. Anno dopo anno parte dei guadagni veniva utilizzata per investire nella locanda.
Negli anni ’70 si arrivò ad avere 7 camere e venne messa in tutte l’acqua potabile, ai tempi era una cosa innovativa.
Negli anni ’90 tutte e 7 le camere avevano il bagno privato, e La Gioiosa si trasformò da locanda ad albergo 2 stelle.
Negli anni 2000 l’intero edificio è stato ristrutturato, raddoppiando il numero delle camere ed inserendo le Junior Suites: dalle 2 alle 3 stelle.